Contrà Pacche, 1
Schio (VI)
Corrado Fasolato viaggia sempre ad alti livelli di creatività perché allo Spinechile (ovvero ‘spigolo della montagna’) imperano la vivacità, l’eleganza, la levità e, soprattutto, la bontà. # Insomma, in questo buen retiro si ha la sicurezza di trovare una cucina di alto profilo, dai gusti provocanti ma puliti, perché non si vuole esagerare o stupire ma, piuttosto, suggerire. Perché la meraviglia è raccontata dall’accostamento degli ingredienti, come nel caso del cervo «azotato nel caolino» e profumi del bosco: un antipasto assai delicato nonostante il nome appaia a prima vista così stridente. Ma Corrado, con il passare degli anni, guadagna in sapienza e vitalità, come – per esempio – ben dimostra «riso, salvia e anguilla»: piatto superlativo per consistenze e sapori. O come il «bollito grigliato» di vitello con rape ed erbe di campo, pietanza che stupisce non solo per la sua capacità di conciliare gli opposti, ma per il suo sapore: tanto intenso quanto delicato. Altre volte – invece – il cuoco si diverte a rovesciare le aspettative, come nel caso delle «Piacevoli sensazioni di Rum e tabacco». # Tutti gli ortaggi utilizzati sono dell’orto di casa, all’insegna di un luogo davvero cosmico, ove il tempo sembra scorrere all’indietro. Il motore di questo ‘spigolo della montagna’ è Paola, moglie di Corrado, che ha raccontato in un libro, dal titolo curioso, il loro lungo cammino che, dalla Val Badia attraverso Venezia, si è fermato qui. Immensa è la cantina (1.400 etichette) costruita con curiosità e saggezza. Due i menu degustazione: a 105 e 120 euro. Alla carta 110.