Via Laurin, 4
Bolzano
Storia, tradizione nell’accoglienza, raffinata eleganza, cura nei particolari e negli arredi, tutto si fonde in un morbido, caldo abbraccio che rassicura i fortunati ospiti del Park Hotel Laurin perché qui nulla – dalle eleganti camere al curatissimo parco, dalla cigar room all’ampio salone bar – è lasciato al caso: ecco l’inconfondibile firma della famiglia Staffler e della sua centenaria storia di ospitalità. Alla quale ora si aggiunge anche un esclusivo e romantico angolo gourmet all’interno di uno spettacolare recupero della storica Glasshause con un ingresso diretto dal parco secolare. # Con l’arrivo di Dario Tornatore, giramondo e capitano del gusto di lungo corso, la cucina ha ripreso antichi slanci tanto da conquistare la prima fila fra i ristoranti della città. I piatti, creativi e coraggiosi nella loro diretta semplicità, si basano sui prodotti del territorio per unirsi e fondersi con la vivacità di sapori più mediterranei. Combinazioni e abbinamenti, apparentemente improbabili ma provocanti e divertenti nel loro equilibrio, si inseguono uno dopo l’altro, come nel caso del raviolo di agnello «blasfemo» con orange wine e «dadolata fermentata». Armonie regali si sprigionano dal cervo con black lime e radici mentre la consistenza golosa del carciofo alla brace con topinambur e tartufo marca la mano felice dello chef. Finale dolce con «cacio, pere, miele e noci». # Ineccepibile il servizio: cordialmente professionale. La carta dei vini conta oltre seicento ricercate referenze. Da 60 a 120 euro, secondo gola, il conto.