Via Giuseppe Zanardelli, 5
Brenzone (VR)
Terry Giacomello, cuoco di origine friulana di lungo corso e di grande esperienza, si diverte a giocare con gli ingredienti (di primissima scelta) e a ingannare l’ospite con giochi di illusione nel suo Nin (‘bambino’ in vernacolo furlan), locale ove propone sia i suoi piatti storici sia un percorso di degustazione che varia leggermente durante l’anno. # In un viaggio scandito da grandissima tecnica e da sapori decisi, si alternano il rivoluzionario «nduja, trota e coniglio» a più rassicuranti omaggi alla terra natia, come l’ancestrale frico di patate e formaggio Montasio. E passa anche da piatti che sembrano una cosa e ne nascondono un’altra come «Illusione di riso» o «Mangiando ossa» (con cuore di palma, pomodoro arrostito e midollo). # La sala è governata da Francesco Vuolo mentre il sommelier Giovanni Boscaro guida attraverso una degustazione di abbinamenti non scontata in una carta dei vini che spazia molto fuori regione, oscurando un po’ le ricchezze enologiche del Veneto. Dieci sono i tavoli, con le sedute rivolte verso le acque del Garda, in una stanza minimalista arricchita solo da opere di scultura. Menu degustazione: «Le mie memorie» a140 euro e «Nin» a 165.