— La Filanda
Via Santi Gervasio e Protasio, 5
Denno (TN)
La Filanda
Turno di chiusura: martedì; a pranzo da lunedì a sabato
Ferie: variabili in novembre
Le materie prime del territorio sono proposte in perfetta purezza, come la tartara di toro con olio del Garda e cialda di Trentingrana, o in abbinamento virtuoso con i sapori mediterranei, che – per esempio – esplodono nei tortelli di pasta all’uovo e zafferano ripieni di baccalà mantecato con vongole veraci e crema di peperone rosso...

Il Castel (de) Enno, da cui il nome del paese, non esiste più ma, in compenso, è risorta la storica filanda. Tutto merito di una valligiana autoctona, Jessica Bon, comandante coraggiosa che ha programmato un restauro conservativo di rara sensibilità nel quale i sassi, le pietre delle pareti e i legni squadrati a mano testimoniano l’antica cultura di questi luoghi. È nato così un romantico resort dotato di sei curatissime suite e di un ristorante gourmet, capace di scuotere l’avara offerta gastronomica valligiana e trentina. # A governare i fornelli c’è Enrico Bretti, fiero della sua Mileto (Calabria), antica capitale normanna, ma innamorato della Val di Non dopo solide esperienze maturate a Tropea e in Val Badia, passando per la Svizzera. Le materie prime del territorio sono proposte in perfetta purezza, come la tartara di toro con olio del Garda e cialda di Trentingrana, o in abbinamento virtuoso con i sapori mediterranei, che – per esempio – esplodono nei tortelli di pasta all’uovo e zafferano ripieni di baccalà mantecato con vongole veraci e crema di peperone rosso. L’amore per i colori ben si coglie in piatti che, come l’uovo barzotto con finferle e fonduta al Taleggio di Montenero e la sella di cervo con riduzione di frutti rossi, seducono la vista con eleganza e convincono la gola per la perfezione delle cotture. # Sorridente e professionale è il servizio. Curata è pure la cantina che raccoglie le migliori etichette del Trentino-Alto Adige. Menu degustazione a 69, 72 e 82 euro; alla carta circa 70.