Località Rumerlo
Cortina d’Ampezzo (BL)
Non deve trarre in inganno la posizione ai piedi della seggiovia che risale le Tofane fino al rifugio Duca d’Aosta: l’obiettivo di questa baita costruita in occasione delle Olimpiadi del 1956 non è certo quello di rifocillare rapidamente sciatori affamati. Al contrario la proposta enogastronomica si colloca tra le più ricercate del comprensorio ampezzano. Se il versante enologico è curato direttamente dal titolare, Michel Oberhammer (che si divide tra il mestiere di ristoratore e di distributore di vini), quello gastronomico è nelle mani di Federico Rovacchi, cuoco con un importante bagaglio di esperienze, capace di unire talento e rigore in piatti tanto appaganti quanto tecnicamente impeccabili. # Terra e mare si alternano nei ravioli del plin di selvaggina e salsa al Terlano e negli spaghetti alla chitarra con peperone crusco, datterini e gambero rosso, per riunirsi in un matrimonio perfettamente riuscito, nel «Rossini al mare»: filetto di manzo con foie gras, seppia e salsa teriyaki. Si chiude con la brazorà, dolce tipico cortinese, abbinata a una salsa al Grand Marnier. # Imponente, come prevedibile, ed equilibrata nei prezzi, è la carta dei vini. Sorridente e professionale il servizio, coordinato da Elisa Prudente, compagna di Rovacchi. Menu degustazione da sette portate a 130 euro; alla carta sui 100.