Vicolo Scudo di Francia, 3
Verona
Nella città di Romeo e Giulietta, questo affascinante locale d’antan, che conserva tutta l’atmosfera delle antiche osterie e dei consolidati ristoranti borghesi del tempo che fu, è un monumento al mangiare bene e al bere meglio. # La carta dei vini è a dir poco sontuosa, ricca com’è di tutte – ma proprio tutte! – le più importanti etichette d’Italia e di Francia, anche in annate ormai rare. Non è sbagliato – in questo caso – partire scegliendo prima il vino, o i vini, che si desiderano bere, e quindi pensando poi al cibo con il quale accompagnarli. La cucina privilegia la linearità, con la tradizione veneta sugli scudi e qualche concessione alla mediterraneità (d’altronde siamo a Verona, qui i turisti stranieri non mancano…). Il consiglio è di non mancare il baccalà mantecato con polenta abbrustolita, il risotto all’Amarone o i tortellini di Valeggio con tartufo (bianco o nero, a seconda della stagione), la guancia di manzo brasata all’Amarone con purè e il tiramisù. # Il servizio è attento e simpatico, anche nelle serate di più grande afflusso. Il conto, per quattro piatti, si attesta sui 75 euro. Si sale, e di molto, andando sulle proposte più preziose (crostacei, caviale…). La prenotazione, soprattutto nei fine settimana, è vivamente raccomandata.