Via Cedrare, 78
Fraz. Corrubbio di Negarine – San Pietro in Cariano (VR)
In una affascinante villa veneta del XVI secolo, restaurata con cura e impreziosita da innumerevoli opere d’arte contemporanea, trova spazio questo ristorante che, in mano a un cuoco giovane e valente (che può vantare numerose esperienze importanti tanto in Italia quanto all’estero), colpisce per l’estrosità della proposta: sì complessa ma mai sopra le righe. # Dai tre menu degustazione (vegetariano, carne, pesce, offerti rispettivamente a 130, 160 e 170 euro; da questi si possono anche liberamente estrapolare i piatti à la carte, al prezzo di 40 euro) appaiono chiare sia la capacità di interpretare le materie prime del territorio sia la lungimiranza nell’attualizzarle in un panorama di suggestioni foreste. Emblematici, in questo senso, sono – per esempio – i tradizionalissimi bigoli all’anatra, impreziositi però dalla presenza dell’ortica e del fegato grasso, il galletto in teja con salsa romesco (condimento di origine spagnola) e salsa al Vin Jaune (vino ossidato, tipico dello Jura francese) e il salmerino con asparagi bianchi e tuorlo affumicato. # Il servizio è all’altezza del contesto, così come lo è la carta dei vini che, a prezzi adeguati, si muove con ricchezza e profondità fra le etichette del territorio come fra le bottiglie più note e blasonate della produzione nazionale e straniera.