Viale Rimembranze, 1
Este (PD)
Parte dell’Hotel Beatrice, riferimento dell’ospitalità atestina fin dal 1966, Incàlmo prende il nome da un vocabolo dialettale veneto che ha un significato ben preciso: ‘innesto’. I due proprietari Michele Carretta e Ricardo Scacchetti lo hanno inaugurato nel 2020, in una stagione particolarmente difficile, con l’idea, appunto, di ‘innestare’ un ristorante di taglio moderno e internazionale in una struttura storica affacciata sulle antiche mura del Castello Carrarese. # Anche in cucina si lavora a quattro mani: a Francesco Massenz e Leonardo Zanon sono affidati rispettivamente il comparto salato e quello dolce. Entrambi bellunesi, entrambi con esperienze in brigate prestigiose, i due chef propongono piatti eleganti nelle forme e incisivi nei sapori. Si aprono le danze con totano tostato, ceci, rabarbaro e brodo di salamino piccante; si prosegue con fagottelli ripieni di ossobuco, salsa gremolada e halibut con salsa olandese al dragoncello e patate alla bottarga e si conclude con la frittella di mela cotogna con ricotta e riduzione di Vermouth. # Carta dei vini costruita con competenza e servizio premuroso. I menu degustazione sono due: «Bocciolo» a 75 euro e «Bacello» (a sorpresa) a 95 euro. Scegliendo dalla carta si spendono 55 euro per due portate, 70 per tre portate e 85 per quattro portate.