La guida

La guida Venezie a Tavola, giunta quest’anno alla quattordicesima edizione, si propone di (ri)scoprire, provincia per provincia, tutto il buono delle Venezie, dalle Alpi all’Adriatico, da Vipiteno a Pola. Un viaggio che comprende Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e l’Istria

Dall’Alto Adige all’Istria

Cliccate sui link per scoprire il mondo del gusto delle Venezie: 200 ristoranti, 30 pizzerie, 40 vini, 35 prodotti 

Il direttore

Luigi Costa, cresciuto a Vicenza, ma con l’Altopiano dei 7 Comuni nel cuore (ha la residenza a Roana), è giornalista pubblicista dal 1978. È stato dirigente del gruppo editoriale “L’Espresso” dal 1970 al 2010 e proprio qui è nata la passione per l’enogastronomia.

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Contattate la casa editrice dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.
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T. 049 0991230

 

venezie a tavola
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venezie a tavola
i premiati 2025


Ristorante dell'anno
Santi premia Giacomo Sacchetto, "Hotel a Palazzo Soave Iris Ristorante" di Verona
Al cuoco che dall'inizio della sua carriera ha dimostrato capacità di reinventarsi, con intelligenza, mantenendo sempre fedeltà a se stesso e gusto di approfondire, studiare e stupire..

Sommelier dell'anno
Kettmeir premia Nicola Spimpolo, "Hotel Schlosswirt Forst Luisl Stube" di Lagundo (BZ)
Il servizio può essere davvero vincente, non solo a tennis, e questo ristorante si è segnalato per tre qualità: accuratezza, passione e cordialità nello svolgere il proprio difficile lavoro.

Cantina dell'anno
Masi premia Michel Hoberhammer, "Baita Piè Tofana" di Cortina d'Ampezzo (BL)
Originalità e ricchezza della cantina sono due delle prerogative di questa azienda, che sono abbinate anche a un valore aggiunto costituito dall’attenzione ai dettagli, che fanno lo stile del vino.

Carta delle bollicine
Canevel premia Michela Berto, "San Martino" di Scorzè (VE)
Essere effervescenti non è solo una qualità che si trova dentro il bicchiere, ma soprattutto fuori.

Maître dell'anno
Astoria premia Michela Gobbo, "Gellius" di Oderzo (TV)
In sala è indispensabile avere un vero direttore d’orchestra: il maître.

Giovane dell'anno
Giannitessari premia Andrew Lunardi, "Lemelae" di Gallio (VI)
Al giovane talento ricco di promesse, come esempio di cuoco che ha struttura, sguardo all’orizzonte e profondità di ricerca.

Cucina che onora il territorio
Lattebusche premia Manuel Gobbo, "Le Beccherie" di Treviso
Il ristorante che ha dimostrato, fra i primissimi, amore sincero per la tradizione gastronomica veneta e ha tracciato una strada.

Premio alla carriera
Surgiva premia "Zur Rose" di Appiano (BZ)
Per la lungimiranza nell’aver creato un raffinato luogo di alta ristorazione: esempio per le generazioni successive di grande cucina e di classe nell’accoglienza.

Novità dell'anno
La Viarte premia Andrea Coppetta Calzavara, "Hotel Palazzetto My Venice" di Venezia
La novità è un concetto più largo della nostra abitudine mentale: può essere un piatto, un personaggio, un’idea, una storia. Qualsiasi cosa che abbia un sapore inatteso: quello del cambiamento.

Donna di spirito
Schiavo premia Elena Brovedani, "Laite" di Sappada (UD)
Lo spirito è una qualità della mente, non solo delle bottiglie, e lei è la donna della ristorazione che ha dimostrato un particolare spirito d’innovazione.

Ricerca e innovazione
Berto’s premia Francesco Sodano, "Famiglia Rana" di Oppeano (VR)
Saper trasmettere i valori fondanti attraverso un messaggio nuovo: è questa l’innovazione che ha reso grande la ‘Nuova Cucina Italiana’.

Sostenibilità e filiera corta
Filippi premia Fabio e Federico Benetti, "Locanda Benetti" di Costabissara (VI)
La sostenibilità è la parola d’ordine del terzo millennio anche nella gastronomia, perché il pianeta si salva anche con un consumo intelligente del cibo. Per questo motivo diventa essenziale la filiera corta.

Pasta dell'anno
Rana premia Antonio Dal Lago "Casin del Gamba" di Altissimo (VI)
Diceva Federico Fellini: «La vita è una combinazione di pasta e magia». Aveva ragione. Ma sulla pasta giudichiamo noi.

Dolce dell'anno
Rigoni premia Alessio Longhini "Ca’ Apollonio Gourmet" di Romano d’Ezzelino (VI)
Il dolce è il primo gusto che avvertiamo nella vita. Alessio Longhini riesce a trasformare questa sensazione in un variegato viaggio nella memoria.

Carta dei distillati
Marzadro premia Alessandro Portinari "La Peca" di Lonigo (VI)
La distillazione è un'arte complessa che racchiude in sé qualcosa di magico: capire i segreti per condividerli richiede una tecnica raffinata.

Pizza dell'anno
Mulino Caputo premia "Al Lampione" di Gorizia
Alla pizzeria che sa proporre un’innovazione costante nel rispetto dei canoni della tradizione.

Pizza gluten free dell'anno
Mulino Caputo premia "Settimo Cielo" di Pescantina (VR)
Per l'attenta ricerca e l'accorto studio su farine e impasti adatti anche a coloro che hanno particolari esigenze alimentari e dietetiche.